( Ove non diversamente specificate le fotografie sono state scattate dagli artisti e/o dagli organizzatori degli eventi )

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Questa volta la mostra organizzata da Action Art e Alessandro Rizzo è inserita nella 14esima edizione di "Corto Circuito" a Milano, in programma giovedì 15 dicembre 2011 nelle zone Tortona e Navigli

Corto Circuito è una serata alla quale aderiscono diverse realtà delle zone Torona e Navigli a Milano, durante la quale si svolgono diversi eventi di carattere artistico nelle realtà che aderiscono all'iniziativa. La 14esima edizione è in programma la sera di giovedì 15 dicembre 2011 a partire dalle ore 18 fino a tarda sera.

 

 

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ENTROPIA - opere di Simone Boscolo, mostra organizzata da Action Art in collaborazione con Alessandro Rizzo

Simone Boscolo  -  Entropia

 

“da Luca e Andrea”

alzaia Naviglio Grande 34, Milano

 

Le opere di Simone Boscolo hanno un buon equilibrio estetico, compositivo e strutturale, ma non sono certo queste le loro qualità più importanti

 

Orari : tutti i giorni dalle 7 antimeridiane alle 2, anch’esse antimeridiane. Chiuso il lunedì mattina.

 

Ingresso libero

 

Durata mostra  : da giovedì 15 dicembre 2011 ( In occasione della 14esima edizione della serata “Corto Circuito” in zona Tortona e Navigli ), a mercoledì 18 gennaio 2012

 

Vernissage : martedì 20 dicembre 2011, dalle 18.30 fino a tarda sera

 

Autore : Simone Boscolo

 

Curatore : Fabrizio Gilardi di Action Art

Note : organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art e Alessandro Rizzo

Genere : arte contemporanea, personale

Email : fabgilgoin@tiscali.it

Web :  www.actionart.jimdo.com

                                                                         Entropia

 

 

Le opere di Simone Boscolo hanno un buon equilibrio estetico, compositivo e strutturale, ma non sono certo queste le loro qualità più importanti; accostandoci a esse con acume intellettuale ma anche lasciandoci andare alla sagacia del nostro subconscio ne possiamo scoprire molte altre.

A un primo sguardo distinguiamo delle figure umane su uno sfondo piuttosto uniforme ma, soffermandoci un po’ di più, potremmo arrivare ad affermare che le figure sono immerse nell’indefinito dal quale, oltre a esse, emergono alcuni segni grafici, spesso lettere che compongono frammenti di parole e spezzoni di frasi. L’indefinito è poi interrotto qua e là da discontinuità che parrebbero chiazze di luce, o forse semplicemente squarci.

Tecnicamente si tratta di stampe ritoccate con vari interventi manuali di cancellazione e con aggiunte per quel che riguarda lettere e altri simboli. Le figure sono ricavate da scatti fotografici risalenti alla prima metà del ‘900, ma non è così importante dar loro una collocazione temporale e geografica. Si tratta di umani che esemplificano l’essere umano e allo stesso modo non è importante riuscire a leggere qualche frase o anche solo comporre qualche parola con le lettere; possiamo invece leggervi l’esemplificazione della cultura e tutto ciò squarcia l’indefinito infinito con qualche bagliore. Boscolo prova a giocare con il suo cosmo e ad attribuirvi nomi e pur accennate storie, ma è un gioco che puo’ solo alleviare per un attimo la spietatezza del destino che egli attribuisce a noi e alla vita. Così tutta la nostra vita puo’ solo venire riempita di giochi, i quali alla fine altro non sono se non inganni che tendiamo a noi stessi, e poiché il nostro stesso vivere ci fa vieppiù disincantati come singoli e come specie, il livello di questi tranelli deve contestualmente perfezionarsi per mantenerne l’efficacia.

 

( Testo di Fabrizio Gilardi )

 

 

 

Simone Boscolo è nato a Milano nel 1976, e vive attualmente in un centro della provincia milanese. Ha frequentato l’Istituto Europeo di Design a Milano specializzandosi in illustrazione nel 2001. A partire dal 2005 ha esposto in numerose mostre personali e collettive tra le quali in ordine sparso, ricordiamo Galleria Mirò, Mondatori Multicenter di via Marghera, Libreria Rizzoli di Galleria Vittorio Emanuele, Archivi del ‘900, Galleria Zamenhof, Atelier Chagall e Casa d’arte San Lorenzo a Milano, e poi in gallerie e strutture istituzionali di Torino, Varazze (SV), Lacchiarella (MI), San Miniato (PI).

 

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’ e di Alessandro Rizzo.

Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

Alessandro Rizzo collabora a diversi periodici cartacei e telematici quali Tam Tam, L’attualità, cinemaindipendente.it, culturagay.it, I segreti di pulcinella; è direttore responsabile della rivista online Le voci dell’agorà.

 

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NY SHAKING - Esposizione fotografica - pictures by Margherita Vitellozzi

Margherita Vitellozzi – NY shaking

 

“da Luca e Andrea”

alzaia Naviglio Grande 34, Milano

 

Action Art e Alessandro Rizzo presentano : NY SHAKING – mostra fotografica di Margherita Vitellozzi – testi a cura di Matteo Buffolo

 

 

Orari : tutti i giorni dalle 7 antimeridiane alle 2, anch’esse antimeridiane. Chiuso il lunedì mattina.

 

Ingresso libero

 

Vernissage : martedì 15 novembre 2011, dalle 18.00 fino a tarda sera

 

Durata mostra  : da martedì 15 novembre a martedì 13 dicembre 2011

 

Autore : Margherita Vitellozzi

 

Curatore : Fabrizio Gilardi di Action Art e Alessandro Rizzo

 

Note : organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art e

Alessandro Rizzo

 

Email : fabgilgoin@tiscali.it

 

Web :  www.actionart.jimdo.com

    

                                                                          NY shaking

 

New York, "the city that never sleeps". La città non dorme mai, è vero. Ma non sempre ci tiene a farlo sapere: anzi, spesso e volentieri, i posti più vivi e più ricercati di notte non gradiscono proprio di essere immortalati. "Excuse me, ma'am, no pictures in here".

Un tuffo negli anni '20, nella New York del proibizionismo che sta tornando, con un fiorire di locali in stile "speakeasy" che vogliono rimanere intimi, custoditi, segreti. Milk&Honey, Death & Company, Please, don't tell. E poi ancora Pegu, Mayahuel e Casa Mezcal: 6 locali, 12 fotografie 'rubate' fugacemente fra bottigliere, banconi storici, ma anche locali nuovi e già pluripremiati, luci soffuse, sfere di ghiaccio e profumi di zenzero caramellato.

È la New York che riscopre se stessa, che valorizza di nuovo zone decadute: ingredienti bilanciati in uno shaker, la città si rimescola continuamente regalando un sapore sempre diverso, che va dai vetri lucidi dei grattacieli ad ambienti decisamente più scuri ma non meno affascinanti, che richiedono un nuovo viaggio e nuovi scatti.

 

 

 

Margherita Vitellozzi è nata a Prato nel 1989, e vive da tre anni a Milano dove studia Psicologia delle organizzazioni e del marketing.

Scatta le sue prime fotografie per piacere personale, si appassiona a questa arte e decide si seguire un corso base.

Negli anni cerca di affinare la sua passione, partecipando a qualche workshop e proponendo nel 2009 la sua prima raccolta fotografica proprio in questo stesso luogo, Luca e Andrea.

Ama molto viaggiare e cucinare, due arti che condividono un continuo bisogno di scoperta.

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’ e di Alessandro Rizzo.

Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

Alessandro Rizzo collabora a diversi periodici cartacei e telematici quali Tam Tam, L’attualità, cinemaindipendente.it, culturagay.it, I segreti di pulcinella; è direttore responsabile della rivista online Le voci dell’agorà.

 

 

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Presentazione delle opere letterarie "Pause e note cromatiche" di Matteo Bosco e "Fotogrammi" di Nino Princi

Nel quadro degli "aperitivi letterari - incontri con gli autori" , organizzati dal Comune di Pero ( Milano), in collaborazione con l'Associazione Arte e Creatività e con Action Art di Fabrizio Gilardi, verranno presentati i volumi "Fotogrammi" di Nino Princi e "Pause e note cromatiche" di Matteo Bosco editi da Campi Magnetici Edizioni.

L'evento si svolgerà nella mattinata di domenica 13 novembre 2011, alle ore 10.30, presso la sala del Punto Pero, in via Sempione 70 a Pero, a poche centinaia di metri dalla fermata Molino Dorino della metro rossa linea 1, oppure fermata Pero. Ingresso libero.



 

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Our Blues quartet in concerto al Caffè Savona di Milano, con in mostra "Note agguerrite" di Christian Evallini

Un'altra occasione per visitare la mostra "Note agguerrite" di Christian Evallini allietati gratuitamente dalle note blues del giovane quartetto in cui l'artista suona il basso. Il tutto giovedì 27 ottobre 2011 alle 21.00 al Caffè Savona, in via Montevideo 4 ang. via Savona, a Milano. L'evento si svolgerà nell'ambito della nuova edizione di Corto Circuito, manifestazione che vede aperte diverse mostre e atelier nella zona di via Tortona a Milano, la sera di giovedì 27 ottobre 2011. La mostra proseguirà fino al 10 novembre.
 

 

La band Our Blues è composta da:
- Francesco Catucci, cantante solista e arrangiatore di assoli di tromba e armonica. Da anni porta avanti un suo personale progetto di brani inediti scritti e cantati in italiano dalla radice soul/blues. Inoltre ha collaborato con la compagnia teatrale “Attiarmonici” arrangiando musiche e testi inediti.
- Christian Evallini, bassista. Ha scritto e collaborato con la compagnia teatrale “Attiarmonici” sul testo del monologo scritto a quattro mani con l’attore Alessandro Girami e sugli arrangiamenti musicali della band della compagnia.
-Marco Tritto,chitarrista solista,ha un passato da chitarrista in varie band rock/blues.Adesso arrangiatore e solista blues nel gruppo Our Blues Quartet.
- Fabio Tinon, chitarrista ritmico, porta in parallelo un progetto di musica punk/rock con la band “Giocattoli di Clara”.

 

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Action Art e Spazi Possibili presentano : "Note agguerrite" opere di Christian Evallini in mostra al Caffè Savona di Milano

Christian Evallini – “Note agguerrite”

 

Caffè Savona

via Montevideo, 4 (ang. via Savona) – Milano

 

I musicisti dipinti da Christian Evallini ci trasmettono la grandezza dei loro assoli (o “a solo” per i più puristi)

 

Orari : lun. 7.00-16.00; da mart. a ven. 7.00-2.00; sab. e dom. 18.00-2.00

 

Ingresso libero

 

Vernissage : giovedì 20 ottobre 2011, dalle ore 18.30

 

Durata mostra  :  da giovedì 20 ottobre a martedì 15 novembre 2011

 

Autore : Christian Evallini

 

Curatore : Fabrizio Gilardi di Action Art

 

Organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art e Spazi Possibili

 

Genere : arte contemporanea, personale

 

Email : fabgilgoin@tiscali.it

 

Web :  www.spazipossibili.com     www.actionart.jimdo.com

 

 

Note agguerrite

 

I musicisti dipinti da Christian Evallini ci trasmettono la grandezza dei loro assoli (o “a solo” per i più puristi), e non potrebbe essere altrimenti vista la loro notorietà, che, almeno per gli appassionati, è immediatamente richiamata dalla fisionomia e dallo strumento suonato. Vi sono tuttavia nelle opere di Evallini, alcune caratteristiche quali i chiaroscuri ottenuti con l’acrilico steso a campiture uniformi e ampie, i bancali in legno utilizzati come supporto e le dimensioni ragguardevoli dei dipinti, con le quali l’artista sembra voglia riportare a termini più quotidiani questi mostri sacri del jazz, del blues e del rock, avvicinandoli almeno un po’ alle periferie e al mondo dei writer metropolitani, che sono poi gli ambiti di vita per Christian Evallini, essendo stato egli stesso writer e abitando tuttora nell’interland milanese.

 

 

Christian Evallini è nato a Milano nel 1978; ha iniziato a dipingere come writer all’età di 15 anni. Tra le mostre alle quali ha partecipato ricordiamo quelle alla galleria Zamenhof, alle Segrete di Bocca e in diversi spazi dedicati a concerti quali locali e teatri. E’ inoltre attivo sulla scena blues milanese in qualità di bassista e chitarrista.

 

 

 

Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso. Con l’andare del tempo Action Art ha allargato la propria sfera di azione all’attività di ufficio stampa e all’organizzazione di eventi nel campo della letteratura e, più in generale, della cultura.

 

Spazi Possibili, gestisce diverse location dedicandole a eventi artistici, musicali e culturali. Opera prevalentemente in Zona Tortona a Milano. Il suo creatore Giuseppe Iavicoli, art director e artista, da molti anni organizza e cura in prima persona eventi dei generi più svariati.

 

 

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"L'irraggiungibile della libertà" - mostra di Damiano Pastore organizzata da Action Art in collaborazione con Alessandro Rizzo

Damiano Pastore – L’irraggiungibile della libertà

 

“da Luca e Andrea”

alzaia Naviglio Grande 34, Milano

 

Cosa si puo’ fare per raggiungere la libertà ? E’ questa una domanda che l’uomo spesso si pone, soprattutto quando da giovane si accorge che la libertà, almeno vedendola nelle sue varie, possibili accezioni,  per un verso o per l’altro ci fa difetto.

 

Orari : tutti i giorni dalle 7 antimeridiane alle 2, anch’esse antimeridiane. Chiuso il lunedì mattina.

 

Ingresso libero

 

Vernissage : mercoledì 19 ottobre 2011, dalle 18.30 fino a tarda sera

 

Durata mostra  : da mercoledì 19 ottobre a martedì 15 novembre 2011

 

Autore : Damiano Pastore

 

Curatore : Fabrizio Gilardi di Action Art

 

Organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art e Alessandro Rizzo

 

 

Email : fabgilgoin@tiscali.it

 

Web :  www.actionart.jimdo.com

 

 

 

L’irraggiungibile della libertà

 

 

Cosa si puo’ fare per raggiungere la libertà ? E’ questa una domanda che l’uomo spesso si pone, soprattutto quando da giovane si accorge che la libertà, almeno vedendola nelle sue varie, possibili accezioni,  per un verso o per l’altro ci fa difetto. Per solito ne segue che, anche qui in modi e misure diversi, si tenta di ribellarsi a questa mancanza. Le opere di Damiano Pastore nascono dal desiderio di esprimere ciò che egli ancora ragazzo, provò nel percorrere quel cammino, la reazione alla presa di coscienza che qualsiasi cosa si possa fare o pensare, la libertà resta comunque limitata e finisce assai prima di dove inizia quella degli altri. In questo senso risultano chiari molti aspetti delle sue opere quali i grigi lattiginosi dei cieli, gli alberi spogli e la presenza di uccelli neri, che sono si forse più liberi, ma se osserviamo attentamente, notiamo che si tratta di rapaci, vale a dire esseri che basano la loro libertà anche e soprattutto sulla sopraffazione di chi è più debole.

Vi sono poi alcune opere nelle quali, oltre a scritte e altri elementi evocativi di un periodo ormai distanti alcuni lustri, nel quale l’artista ha frequentato il mondo della scena rave come Dj, compaiono dei crani di animali che ci introducono a un gioco di bilancino tra la vita e la morte. Quella fase fu vissuta dall’artista come un momento di rinascita, di nuovo incentivo al vivere che egli ci trasmette con la simbologia dei crani risorti a nuova vita nel momento in cui assumono un valore linguistico nell’ambito dell’opera.

Nella serie di opere intitolata “Trauma” invece, i personaggi sono completamente scorticati, senza più i tratti somatici che diversificano gli uomini, hanno le orbite completamente vuote, prive di occhi come non avessero più nulla dentro di se, e sullo sfondo si vede il filo spinato, uno dei simboli massimi della privazione della libertà e quindi del venire contenuti, limitati, certo fisicamente ma nondimeno, emotivamente e, più in generale, psicologicamente. D’altra parte la morte è la massima limitazione della vita e quindi anche della libertà, ed ecco allora il desiderio dell’imbalsamatore che vuole bloccare la morte tentando di rimettere la vita dove non c’è più.

Battaglie perse in partenza si dirà, ma che rappresentano anche ciò per cui l’umanità è riuscita ad arrivare sin qua e al tempo stesso, un modo per parlare di alcune realtà che sono indissolubilmente legate all’essere umano ma che, in epoca di crescita esponenziale dei numeri, delle tecnologie e dei problemi, possono portare a drammi molto più grandi di quanto sia accaduto in passato.

 

 

 

Damiano Pastore è nato a San Cesario di Lecce nel 1975, e vive attualmente in un piccolo centro della Lombardia. Disegna e dipinge fin dall’infanzia; ha frequentato il liceo artistico dopodiché ha avuto un periodo di travaglio esistenziale dal quale traggono origine il suo successivo cammino artistico e il dedicarsi alla tassidermia in modo professionale. Ha frequentato la facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce. Ha partecipato a numerose mostre organizzate da Studio d’Ars in diverse città italiane e a Milano dalla Galleria Trasparente e dall’Associazione Tratti-Discontinui.

 

 

 

 

Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

Alessandro Rizzo collabora a diversi periodici cartacei e telematici quali Tam Tam, L’attualità, cinemaindipendente.it, culturagay.it, I segreti di pulcinella; è direttore responsabile della rivista online Le voci dell’agorà.

 

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"Note agguerrite" - opere di Christian Evallini in mostra a Milano. Evento organizzato in collaborazione con Alessandro Rizzo

Christian Evallini – Note agguerrite

 

“da Luca e Andrea”

alzaia Naviglio Grande 34

 

I musicisti dipinti da Christian Evallini ci trasmettono la grandezza dei loro assoli (o “a solo” per i più puristi)

 

Orari : tutti i giorni dalle 7 antimeridiane alle 2, anch’esse antimeridiane. Chiuso il lunedì mattina.

 

Ingresso libero

 

Vernissage : sabato 10 settembre 2011, dalle 18.30

 

Durata mostra  :  da sabato 10 settembre a mercoledì 12 ottobre 2011

 

Autore : Christian Evallini

 

Curatore : Fabrizio Gilardi

 

Organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art e Alessandro Rizzo

 

Email : fabgilgoin@tiscali.it

 

Web :  www.actionart.jimdo.com

 

 

 

Note agguerrite

 

I musicisti dipinti da Christian Evallini ci trasmettono la grandezza dei loro assoli (o “a solo” per i più puristi), e non potrebbe essere altrimenti vista la loro notorietà, che, almeno per gli appassionati, è immediatamente richiamata dalla fisionomia e dallo strumento suonato. Vi sono tuttavia nelle opere di Evallini, alcune caratteristiche quali i chiaroscuri ottenuti con l’acrilico steso a campiture uniformi e ampie, i bancali in legno utilizzati come supporto e le dimensioni ragguardevoli dei dipinti, con le quali l’artista sembra voglia riportare a termini più quotidiani questi mostri sacri del jazz, del blues e del rock, avvicinandoli almeno un po’ alle periferie e al mondo dei writer metropolitani, che sono poi gli ambiti di vita per Christian Evallini, essendo stato egli stesso writer e abitando tuttora nell’interland milanese.

 

 

Christian Evallini è nato a Milano nel 1978; ha iniziato a dipingere come writer all’età di 15 anni. Tra le mostre alle quali ha partecipato ricordiamo quelle alla galleria Zamenhof, alle Segrete di Bocca e in diversi spazi dedicati a concerti quali locali e teatri. E’ inoltre attivo sulla scena blues milanese in qualità di bassista e chitarrista.

 

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’ e di Alessandro Rizzo.

 

Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

Alessandro Rizzo collabora a diversi periodici cartacei e telematici quali Tam Tam, L’attualità, Cinemaindipendente.it, I segreti di pulcinella; è direttore responsabile della rivista online Le voci dell’agorà.

 

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Presentazione opere letterarie di Ester Mistò

MERCOLEDI 8 GIUGNO 2011, dalle 20.30

presso il pub CASTELLI GALLERY di MILANO in VIA CERANO 15 (zona via Tortona),

si svolgerà la presentazione di due opere letterarie scritte da Ester Mistò e pubblicate da Odissea.

 

Si tratta di due libri di piccolo formato che nascono come testi teatrali, ma che risultano di interessante lettura, affrontando temi che ci sono ben noti e che leggeri non sono, riuscendo però a farlo con elementi di originalità e momenti spassosi.

 

Nel dramma storico “SIPARIO SU PERSONAGGIO NOTO. LE OMBRE DI DON ABBONDIO”, l’Autrice immagina il curato manzoniano, ormai stanco e sempre più malconcio, alle prese con una ricapitolazione della propria vita, in cui viene interrotto, aiutato e indirizzato dalle Ombre di alcuni personaggi, le cui vicende si sono intrecciate alle sue, e da Lina, la nuova domestica che ha sostituito Perpetua dopo la sua morte.

La centralità che la Mistò conferisce a Don Abbondio e il finale, ci suggeriscono l’allegoria dell’essere umano anelante a uno stato di quiete, continuamente contraddetto dalle inevitabili vicende della vita e dall’ineluttabilità della morte.

 

Nel burlesque noir “DALLE 8 ALLE 5. OGNI RIFERIMENTO A FATTI LUOGHI E PERSONE E’ PURAMENTE CASUALE” la scrittrice ci propone uno sguardo sulla vita degli uffici con le loro situazioni piene di aguzzini, vittime, figure che inizialmente sono nella norma, ma che progressivamente diventano grottesche, in un perenne tentativo di adattamento a un ambiente, dove, come dice il commediografo latino Plauto “Ogni essere umano diventa lupo nei confronti degli altri umani.”

L’opera, utilizzando elementi di ironia e di assurdo, stempera i toni del dramma vissuto quotidianamente, che talvolta può sfociare nella tragedia.

 

Ester Mistò (www.estermisto.it) vive a Milano, lavora in una casa editrice e per una galleria d’arte, ha pubblicato testi teatrali, racconti e cura libri d’arte.

 

La serata è organizzata da FABRIZIO GILARDI di ACTION ART e presentata da Fabrizio Gilardi ed Ester Mistò.

 

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Mostra Leila Rahimian

Leila Rahimian  -  Cammino verso la speranza - Piyadeh ravi be sooye omid

Con scatti fotografici di Marco Post Morello

 

LIBRERIA NUOVA SCALDAPENSIERI

Via Don Giovanni Bosco di fronte al num. 39    ( 20139 )

 

Nelle opere di Leila Rahimian si vede la quintessenza del concetto di “altro”, il diverso con la sua implicazione di inquietudine che spesso ci deriva dal sentirlo così simile al “nostro”, a ciò che siamo, al patrimonio che ci identifica.

Orari : lunedì 15.30 – 19.30 ; martedì 10 – 19.30 ; mercoledì 10 – 21.30 ; dal giovedì al sabato 10 – 19.30 ; per evitare concomitanze con altre attività telefonare prima per appuntamento.

Biglietti : ingresso libero

Vernissage : 13 maggio 2011 dalle 18.30 alle 20.30

Durata mostra : dal 13 maggio al 10 giugno 2011

Autore : Leila Rahimian

Curatore : Fabrizio Gilardi

Note : organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art

Email : fabgilgoin@tiscali.it

Web : : http://fabriziogilardi.carbonmade.com

 

Cammino verso la speranza   -    Piyadeh ravi be sooye omid

 Nelle opere di Leila Rahimian si vede la quintessenza del concetto di “altro”, il diverso con la sua implicazione di inquietudine che spesso ci deriva dal sentirlo così simile al “nostro”, a ciò che siamo, al patrimonio che ci identifica.

La mostra è divisa in due sezioni, nella prima delle quali, posizionata nella sala dedicata agli eventi della libreria Scaldapensieri, viene presentata una serie di opere, in cui l’artista parte da uno scatto fotografico con il quale lei stessa si è autoritratta, che ci mostrano momenti di sofferenza tramite i quali viene comunicato un ampio ventaglio di sensazioni profonde, cosa che è rafforzata da interventi con il sangue stesso dell’artista che viene usato su alcuni punti della superficie. Le opere vengono completate con la scrittura a pennello usando colori di varia natura, di poesie opera di Forugh Farrokhzàd, poetessa iraniana che negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso espresse fortemente il disagio della situazione femminile in quel contesto, e concluse poi tragicamente la propria esistenza in un incidente stradale all’età di 32 anni.

La seconda parte della mostra, allocata nella libreria propriamente detta, con qualche pretesa antologica raccoglie opere eseguite dall’artista con tecniche diverse nell’arco di svariati anni. I temi cari alla Rahimian sono dominanti anche in questa sezione ed è interessante vedere i suo modi di affrontarli con differenti strumenti; la sua pittura ha certamente radici nell’arte iraniana, ma altrettanto sicuramente sono presenti elementi di discendenza da avanguardie novecentesche dell’arte occidentale quali gli espressionisti e i fauves, e, come accade per solito con gli artisti attuali, la sua forza sta nello sviluppare in modo motivato, un melanges tra quei diversi fattori; il quid in più che la Rahimian riesce ad aggiungere è costituito da due elementi ancor più contemporanei. Il primo di questi è dato dalla presenza di una materia naturale e persino corporale come il sangue, che qui nonviene decontestualizzato ma, traendo spunto dal linguaggio cinematografico, potremmo dire che fa la parte di se stesso e aizza in modo persin violento la sensibilità dell’ell’osservatore, mentre il secondo elemento è costituito da un uso della poesia in cui coesistono sentimenti universali e linguaggi particolari, quali l’alfabeto iraniano che soggettivamente, può assumere un valore di distacco del significante sul tipo di quello portato avanti dal movimento della poesia visuale, sviluppatosi a partire dagli anni ’60.

Una citazione particolare merita il quadro “Ultima cena – Shame akhar”, grandemente esemplificativo sia dello stile di Leila Rahimian che del suo linguaggio artistico. Nella reintrepretazione del capolavoro leonardesco, ben affiorano le inclinazioni pittoriche della Rahimian che va poi avanti nella sua “Ultima cena” inserendo in questo caso versi del grande poeta e ricercatore spirituale mistico, Mawlànà Jalàl ad-Dìn Rùmì, vissuto nel XIII secolo e originario del Khorasan regione attualmente compresa tra Iran, Afghanistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan.

( testo a cura di Fabrizio Gilardi di Action Art )

 

 Leila Rahimian è nata a Tehran in Iran nel 1971, ha studiato alla facoltà di belle arti di Tehran e poi all’accademia di belle arti a Roma. Da alcuni anni vive in provincia di Como. Ha al suo attivo parecchie mostre personali e collettive tra le quali ricordiamo a Tehran, presso le gallerie Barg e Sarv, a Milano alla galleria Zamenhof, a Como presso il Teatro Sociale.

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’, realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

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Presentazione 2 antologia surrealista SovraPensiero

Nel quadro degli "aperitivi letterari - incontri con gli autori" , organizzati dal Comune di Pero ( Milano), in collaborazione con l'Associazione Arte e Creatività e con Action Art di Fabrizio Gilardi, verrà presentata l'antologia surrealista SovraPensiero, con contenuti poetici, fotografici e narrativi, edita da Campi Magnetici Edizioni.
Tra gli autori Fabrizio Gilardi di Action Art, che presenterà il volume insieme all'artista visivo e scrittore Bruno Moretti Sanlorano. E' prevista la partecipazione di altri autori dell'antologia.
L'evento si svolgerà nella mattinata di domenica 13 marzo 2011, alle ore 10.30, presso la sala del Punto Pero, in via Sempione 70 a Pero, a poche centinaia di metri dalla fermata Molino Dorino della metro rossa linea 1, oppure fermata Pero. Ingresso libero.



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Presentazione 1 antologia surrealista SovraPensiero

Presentazione dell'antologia surrealista "SovraPensiero", composta da opere di una trentina di autori equamente divisi tra poeti, fotografi e narratori. In quest'ultima sezione vi sono anche due brevi racconti opera di Fabrizio Gilardi di Action Art.

L'antologia verrà presentata giovedì 20 gennaio 2011 dalle ore 20.30, nella conviviale, e al tempo stesso raffinata atmosfera del pub/galleria Castelli, in via Cerano 15 (zona via Tortona), Milano.

Nei locali è in corso la mostra dell'artista Oscar Morosini, curata da Alessio Brugnoli, con opere che ben si sposano con i contenuti di "SovraPensiero".

La serata è organizzata da Action Art e da Campi Magnetici, editore del volume.

 

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La razza umana non puo' sopportare troppa realtà  (T.S. Eliot)

 

ActionArt

Milano

Italia

 

Si puo' essere più furbo di un altro ma non più furbi di tutti gli altri.  (Francois de la Rochefoucauld)


(vignetta di Massimo Cavezzali)




Chissà perché, la stupidità è una malattia di cui soffrono sempre gli altri                          (Fabrizio Gilardi)