( Ove non diversamente specificate le fotografie sono state scattate dagli artisti e/o dagli organizzatori degli eventi )

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Mostra fotografie di Luigia Bersani e poesie di Matteo Bosco

 "L’attimo prima" -  Poesie di Matteo Bosco e fotografie di Luigia Bersani 

 

Parlando della nebbia, così frequente nella sua Bassa Padana, Cesare Zavattini ebbe modo di affermare che “sparge un po’ di poesia, come è sempre del vago…”. Queste parole sembrano riecheggiare nelle immagini di Luigia Bersani, frutto dei suoi numerosi viaggi e delle ancor più numerose passeggiate nella natia Roma.

Il vago, l’indeterminato, spesso ci attirano, poiché sono sinonimi di possibilità e questo è l’attimo che Luigia Bersani e Matteo Bosco evidenziano e, in qualche modo, eternano nelle opere in mostra, composte ciascuna da un’immagine e da una poesia, che affrontano lo stesso tema.

Sappiamo però che l’anelito di eterno è solo un gioco di noi umani, con tutte i contenuti estremamente seri che hanno i giochi. La nostra esperienza ci suggerisce altri attimi che seguiranno e qui nascono le nostre attese, le nostre speranze ma anche le nostre angosce, poiché l’arciere, protagonista di una delle opere in mostra, non sa se la sua freccia colpirà il bersaglio ed è cosciente di ciò perché ha fallito altre volte o, almeno, ha visto altri fallire. Così gli attimi passati modificano il presente e influiscono sul futuro, come avviene per le gocce d’acqua generate dalla fontana e che stanno galleggiando nell’aria in miriadi di urti, tema di un’altra delle opere.

L’attimo dopo dipenderà dall’attimo prima ma anche viceversa e da questa concatenazione di sensazioni, emozioni e sentimenti nasce negli umani la volontà di agire, il protendersi volitivo verso il mondo, ma si potrebbe dire che da qui nasce anche ciò che da senso alla vita, il protendersi della vita stessa verso l’infinito.

 

( testo di Fabrizio Gilardi )

 

 

Luigia Bersani ( Roma, 1984 ) è laureata in giurisprudenza e lavora nel campo del diritto internazionale. Ha maturato esperienze sia nel mondo della diplomazia internazionale che del giornalismo. Parallelamente a tutto ciò coltiva una grande passione per la fotografia che l’ha portata ad esporre in diverse mostre personali e collettive.

Matteo Bosco ( Palmanova-UD, 1977 ) è laureato in informatica. Alla sua attività professionale presso un’azienda di consulenza informatica di Milano, abbina la scrittura di versi, prosa e saggistica, toccando temi che vanno dall’attualità alle recensioni cinematografiche.

 

 

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’, realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

 

Libreria Scaldapensieri – via Don Giovanni Bosco n. 39 - Milano

Vernissage  :   mercoledì 3 novembre 2010  dalle h 19.00 alle h 21.00 – ingresso libero

Chiusura     :   domenica 28 novembre 2010 h 19.00

Per concordare visite alla mostra al di fuori del vernissage, telefonare in libreria – 0256816807

Artisti         :   Luigia Bersani (fotografie) ; Matteo Bosco (poesie)

Curatore      :   Fabrizio Gilardi    3277881164        fabgilgoin@tiscali.it

Organizzazione e ufficio stampa  :  Action Art          www.myspace.com/action.art

 

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Fabrizio Gilardi viral guerrilla pop up marketing exhibition

Si è svolta nelle prime sere di ottobre 2010 la mostra/evento delle opere di Fabrizio Gilardi a Milano, presso i locali del B Art, curata dal critico Gilardi Fabrizio e organizzata da Fabrizio Gilardi di Action Art.

 



Descrizione:
FABRIZIO MURENA.
MIRO.
KADHUM.
GIORGIO K.
GILARDI FABRIZIO CURATOR.
ACTION ART

special guest
THE MESSINAS
GIULIO REVOLUCIONER

two evenings show

PRIVE' Room

 

( fotografie di Miro Gentilini )

 

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Mostra Alice Brazzit

B Art

Via Casale 6 – Milano

+39 3277881164

fabgilgoin@tiscali.it

www.myspace.com/action.art

 

“Un istante e oltre”

Vernissage : giovedì 22 luglio 2010 dalle ore 19.30

Chiusura    : 18  settembre 2010

 

Alice Brazzit non difetta di una delle abilità fondamentali per l’artista che utilizza lo strumento fotografico, vale a dire la capacità di fissare istanti già di per se fortemente efficaci, ma che racchiudano la potenzialità per divenirlo ancor più nel momento in cui l’osservatore riesca ad andare oltre il mero guardare, per arrivare a vedere ciò che sta oltre e che, come il baco, è in attesa di uscire e diventare farfalla.

 

Orari : tutti i giorni dalle 16.00 all’ 1.00

Ingresso libero

Curatore : Fabrizio Gilardi

Artista    : Alice Brazzit

Organizzazione e ufficio stampa : Action Art

 

 

                                                                                                    Un istante e oltre

 

 

Pur tenendosi ancora parecchie strade aperte nelle scelte artistiche e non, Alice Brazzit mostra carattere e fermezza sia nelle sue opere, che nelle modalità di procedere nella sua attività, e la scelta di non effettuare nessuna elaborazione delle immagini al computer, ne è solo un esempio. Questa giovane artista friulana trapiantata a Milano non ama girare con la macchina fotografica sempre a tracolla, ma fotografa prendendosi il gusto di decidere i momenti che vuole dedicare alla sua arte, deve sentire la giusta disposizione d’animo, e quello che potrebbe sembrare il vezzo di una ragazza immatura, diventa ai nostri occhi una grande forma di rispetto per il suo talento e per l’arte fotografica, nella quale esso trova espressione.

Alice non difetta di una delle abilità fondamentali per l’artista che utilizza lo strumento fotografico, vale a dire la capacità di fissare istanti già di per se fortemente efficaci, ma che racchiudano la potenzialità per divenirlo ancor più nel momento in cui l’osservatore riesca ad andare oltre il mero guardare, per arrivare a vedere ciò che sta oltre e che, come il baco, è in attesa di uscire e diventare farfalla.

Ma da dove arriva la forza, la capacità che queste immagini hanno di portarci e riportarci a galla emozioni, dubbi e altre immagini ancora ?  La nostra convinzione è che le visioni colte da Alice Brazzit riescano a essere dei contenitori, tra l’altro, cosa nient’affatto trascurabile, molto belli, in ciascuno dei quali vi è almeno una componente non banale; ed è proprio l’immagine che si discosta dalla routine, quella che smuove la nostra percezione, e quando essa ha anche la capacità di non essere così invasiva da imporci una lettura, sappiamo di trovarci di fronte a un bravo artista che vuole e sa lasciare a ciascuno di noi osservatori, la possibilità di riempire quel contenitore con i propri vissuti, i propri sogni, le proprie emozioni, e se poi l’artista è ottimo le sue opere sapranno anche guidarci e stimolarci in questo percorso.

 

 

 

L’organizzazione della mostra è di “Action art” realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

 

 

Alice Brazzit è nata a Sacile in provincia di Pordenone nel 1986, ha studiato all’Istituto d’arte di Vittorio Veneto, in seguito al D.A.M.S. di Bologna e attualmente sta seguendo il corso biennale di specializzazione in fotografia dell’Istituto Bauer a Milano.

 

 

( fotografie di Eugenio Marongiu )

 

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Mostra Gregorio Barraco Duran

Libreria Nuova Scaldapensieri

Via Don Giovanni Bosco 39 – Milano

+39 3277881164

fabgilgoin@tiscali.it

www.myspace.com/action.art

 

Titolo mostra : “L’essenzialità al potere”

Vernissage : martedì 22 giugno 2010  dalle h 19.00 alle h 21.00

Termine mostra    :  30 settembre 2010 (la mostra rimarrà chiusa durante il mese di agosto)

 

Una delle caratteristiche che maggiormente mi hanno colpito nelle tele di Gregorio Barraco Duran è la tensione a uscire dai canoni tradizionali non con alte grida, ma sussurrando discretamente la propria ribellione e giungendo solo qua e la a qualche alzata di tono, che va però sempre di pari passo con educazione e rispetto per l’interlocutore.

 

 

Orari :    lunedì 15.30-19.30; martedì 10-22; dal mercoledì al sabato 10-19.30

Ingresso libero

Curatore : Fabrizio Gilardi

Artista : Gregorio Barraco Duran

Organizzazione e ufficio stampa : Action art

 

 

                                                                    L’essenzialità al potere

 

Una delle caratteristiche che maggiormente mi hanno colpito nell’opera di Gregorio Barraco Duran è la tensione a uscire dai canoni tradizionali non con alte grida, ma sussurrando discretamente la propria ribellione e giungendo solo qua e la a qualche alzata di tono, che va però sempre di pari passo con educazione e rispetto per l’interlocutore. Anche l’essenzialità cromatica non è in lui sinonimo di semplicità banale. Si tratta infatti di pochi colori e talvolta solo uno accoppiato al bianco o al nero, ma elaborati in molti toni differenti, oppure lavorati matericamente in un tormentato sfondo, venendo così a creare affascinanti contrasti.                          

Gregorio Barraco Duran rappresenta i momenti e i sapori diversi dell’umano con una semplicità così fuori dal tempo, così archetipica nei volti, nelle figure e nelle ambientazioni, da potervi riscontrare un qualcosa di naif, pur se i canoni stilistici non sono quelli che di solito associamo all’arte naif, ma vanno invece ricercati in diversi movimenti di avanguardia sviluppatisi a cavallo tra ‘800 e ‘900, quali l’Art Nouveau e il Simbolismo. Non si tratta, a mio parere, di un limite ma di un merito, tenuto conto che l’artista dell’epoca attuale può raggiungere risultati significativi utilizzando le esperienze di chi è venuto prima, rielaborandole e aggiungendovi qualcosa di suo, e tanto migliore sarà il risultato, quanto più questo qualcosa saprà essere molto.

Tra i temi di Barraco Duran affiora talvolta l’attualità, ma si tratta principalmente di un vissuto che serve da spunto per affrontare i nodi perenni della vita umana quali la solitudine, la comunicazione con le sue difficoltà, il rapporto con gli oggetti e con l’oggetto delle proprie pulsioni, il modo di apparire e i segreti che si nascondono dietro a un volto, le relazioni tra significante e significato in alcuni simboli grafici che talvolta compaiono, i mondi differenti e spesso contraddittori che convivono in una stessa soggettività, ed è proprio la durezza di queste tematiche a rendere maggiori i meriti dell’artista siciliano nel sapersi avvicinare a quello che è attualmente, il suo scopo finale : sintetizzare la complessità fino a renderla essenziale, semplice, e in questa semplicità saper però fare intravedere anche la complessità di cui si è preso coscienza.

 (Testo di Fabrizio Gilardi)

 

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’ realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

 

 

Gregorio Barraco Duran nasce nel 1975 a Erice in provincia di Trapani. La prima forma di disegno che studia è quella utilizzata nell’edilizia urbana, frequentando un locale istituto professionale. Negli stessi anni conosce anche gli artisti Giuseppe Messana, Carmelo Morreale e Mario Cassisa. Attratto dalla loro arte ne diventa presto discepolo e, per alcuni anni, si dedica intensamente alla pittura. Si è nel frattempo appassionato anche alla musica e, intorno alla metà degli anni 90, si ritrova a cantare e a suonare il basso in un gruppo rock. Poco dopo il 2000 si trasferisce a Londra dove continua a fare il musicista ma, dopo averla trascurata per alcuni, si riavvicina anche alla pittura, dapprima come scenografo, per poi dedicarsi a ricerche più libere. Nel 2004 torna in Sicilia e inizia a partecipare ad alcune mostre pittoriche principalmente a Trapani. Nel 2007 si trasferisce a Milano dove nel 2009, il Circolo Pokai sito in via Savona, ospita una sua mostra personale dal titolo “I passi del tempo”.

 

( fotografie di Alice Brazzit )

 

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Mostra Dragana Jovanovic

B Art

Via Casale 6 – Milano

+39 3277881164

fabgilgoin@tiscali.it

www.myspace.com/action.art

 

 

D.C. - dicci !

Saranno veramente così le cose di cuore ?

 

Vernissage : mercoledì 9 giugno 2010  dalle h 19.30

Chiusura    :  15 luglio 2010

 

Le cose semplici sono spesso le più interessanti, soprattutto quando sanno lasciare intravedere la complessità che sottende, senza che ciò intacchi la conquistata essenzialità. Avvalendosi di svariate tecniche, Dragana Jovanovic affronta in questa mostra, la tematica dell’amore.

 

Orari :  tutti i giorni dalle 16.00 all’1.00

Ingresso libero

 

Curatore : Fabrizio Gilardi

Artista : Dragana Jovanovic

Organizzazione e ufficio stampa : Action art

 

 

                                                                                   D. C.  dicci !

                                                                    Saranno veramente così le cose di cuore ? 

 

 

Le cose semplici sono spesso le più interessanti, soprattutto quando sanno lasciare intravedere la complessità che sottende, senza che ciò intacchi la conquistata essenzialità. Dragana Jovanovic affronta in questa collezione di opere, la tematica dell’amore, e si tratta molto semplicemente delle gioie, dei tormenti, delle sfaccettature che coesistono con l’amore di coppia e non di altre e più empiree e onnicomprensive tipologie d’amore. Si parla di tormenti di cuore in modo semplice ma in cui ben si vede l’abilità tecnica e la variegata creatività di questa giovane artista già diplomata al liceo artistico e laureata all’accademia di belle arti nella nativa Vojvodina, regione autonoma della Serbia, e ora nuovamente impegnata in studi artistici all’accademia di Milano. Il linguaggio passa attraverso figure disegnate a matita in cui la forma di schizzo rafforza la possibilità di esprimere molteplici contenuti e di suscitare diverse sensazioni,  palloncini e cuoricini aggiunti a collage e squarci di colore ad acquarello. Questo utilizzo di tecniche eterogenee ci parla del desiderio dell’artista di creare un’immagine del procedere in parallelo di desideri e mondi infantili che si possono ravvisare ad esempio nei palloncini resi con il collage, assieme a visioni più razionali, come la razionalità insita e necessaria al disegno figurativo.  Più in generale, la Jovanovic ci pone di fronte alla coesistenza tra pulsioni interiori e immagini di vita maggiormente legate al mondo quotidiano.

E’ da sottolineare una certa ironia che traspare e che mantiene lontani da pesantezza e banalità sempre in agguato quando si parla d’amori.

Ad aumentare il senso di semplicità e immediatezza vediamo in mostra il piccolo quaderno sui cui fogli l’artista ha creato la parte manuale delle opere. Ogni composizione così formata è stata poi fotografata da Dragana Jovanovic e stampata su un pannello plastificato.

 Le opere lasciano anche uno spazio di dubbio, di indeterminazione, l’artista sembra volerci dire : “OK, io dico che è così, però so bene che forse potrebbe anche non essere così e che forse un giorno anch’io stessa mi accorgerò che non è proprio così” e qui si potrebbe concludere, ma solo tenendo presente che ci si avvicina maggiormente ai contenuti della mostra, se si immagina piuttosto un percorso senza un vero capolinea, un pò come accade in una linea tranviaria circolare, dove vi è un continuo ciclo di arrivi, soste e ripartenze, proprio come spesso avviene nelle cose d’amore.

 

Testo di Fabrizio Gilardi.

 

 

 

L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’ realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

 

Dragana Jovanovic è nata a Novi Sad (Serbia) nel 1984, diplomata al liceo artistico e laureata all’accademia di belle arti a Novi Sad, ha esposto in diverse mostre collettive a Novi Sad e Belgrado. Dall’autunno del 2009 vive a Milano e segue alcuni corsi presso l’accademia di belle arti di Brera.

 

 

( fotografie di Ivana Roman e Cristina Scapardini )

La razza umana non puo' sopportare troppa realtà  (T.S. Eliot)

 

ActionArt

Milano

Italia

 

Si puo' essere più furbo di un altro ma non più furbi di tutti gli altri.  (Francois de la Rochefoucauld)


(vignetta di Massimo Cavezzali)




Chissà perché, la stupidità è una malattia di cui soffrono sempre gli altri                          (Fabrizio Gilardi)